sabato 29 dicembre 2007


Via All condiment packets

Uomo vs Donna

  1. Un uomo di successo è colui che riesce a guadagnare più di quanto sua moglie possa spendere. Una donna di successo è colei che riesce a trovare questo tipo di uomo.
  2. Gli uomini si svegliano con lo stesso aspetto con cui vanno a dormire. Le donne in qualche modo si deteriorano durante la notte.
  3. Un uomo pagherà 2€ per una cosa da 1€ che desidera. Una donna pagherà 1€ una cosa da 2€ che non desidera.
  4. Una donna sposa un uomo sperando che egli cambierà, ma non lo fa. Un uomo sposa una donna sperando che non cambi, ma lo fa.
  5. Ci sono due momenti in cui un uomo non capisce una donna, prima e dopo il matrimonio.
  6. Una donna si preoccupa del futuro fin quando non si sposa. Un uomo non si preoccupa del fututo fin quando si sposa.
  7. Per essere felice con un uomo, si deve capirlo molto ed amarlo poco. Per essere felici con una donna si deve amarla tanto e non cercare in alcun modo di capirla.
  8. Ogni uomo sposatro può dimenticare i propri errori. Non è facile in due ricordare la stessa cosa.
  9. Una donna ha l'ultima parola in ogni litigio. Ogni cosa che un uomo dice dopo è l'inizio di un nuovo litigio.
  10. Le donne vedono il matrimonio vìcome l'inizio di un romanzo, mentre gli uomini come la fine.

Via Fwdemails.com

(Liberamente tradotto dall'inglese)

lunedì 10 dicembre 2007

“Money is power, freedom, a cushion, the root of all evil, the sum of blessings.”

- Carl Sandburg



domenica 2 dicembre 2007

sabato 1 dicembre 2007

giovedì 29 novembre 2007

martedì 27 novembre 2007

Il grande dittatore


Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, neri o bianchi.

Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere della reciproca felicità, ma non della reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca ed è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell'oca, verso l'infelicità e lo spargimento di sangue.
Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi in noi stessi. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'abilità ci ha resi duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d'intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.

L'aviazione e la radio hanno ravvicinato le genti: la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. La mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l'uomo a torturare e imprigionare gente innocente.

A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L'infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell'ingordigia umana: l'amarezza di coloro che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. Qualunque mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non consegnatevi a questi bruti che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Non vi consegnate a questa gente senz'anima, uomini-macchina, con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore!

Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l'amore per l'umanità! Non odiate! Sono quelli che non hanno l'amore per gli altri che lo fanno.
Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nel cuore degli uomini.
Non di un solo uomo, non di un gruppo di uomini, ma di tutti voi. Voi, il popolo, avete il potere di creare le macchine, di creare la felicità, voi avete la forza di fare che la vita sia una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia, usiamo questa forza, uniamoci tutti e combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia agli uomini la possibilità di lavorare, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.

Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Mentivano: non hanno mantenuto quella promessa e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo, allora combattiamo per quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, l'avidità, l'odio e l'intolleranza, combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati uniamoci in nome della democrazia!

Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia, guarda il cielo.

Hannah! le nuvole si disperdono, comincia a splendere il sole. Poi usciremo dall'oscurità verso la luce, vivremo in un mondo nuovo, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio e della loro brutalità..
Guarda il cielo, Hannah! L'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare sull'arcobaleno.
Guarda il cielo, Hannah! Guarda il cielo!

martedì 20 novembre 2007

Colui che è maestro nell'arte della vita, non distingue tra il suo lavoro ed il suo tempo libero, ma semplicemente persegue la sua visione dell'eccellenza, qualsiasi cosa stia facendo.
Lasciando agli altri decidere, se sta lavorando, o semplicemente giocando.

Zen

mercoledì 14 novembre 2007

domenica 11 novembre 2007

domenica 28 ottobre 2007

Errata corrige

Come attentamente mi é stato fatto notare da un lettore del blog la poesia "Ode alla vita" da me pubblicata come opera del celebre Pablo Neruda in realtà é un clamoroso falso, solo un rumors insomma.
E' possibile per chiunque lo voglia esiste un blog che riporta notizie dettagliate sulla vicenda, il link é questo, LINK.
Ora tralasciando le doverose correzioni vorrei dire una cosa; dobbiamo staccarci dalla convinzione che le parole abbiano un senso oppure ne guadagnano uno solo perché la persona che le cita é autorevole; dobbiamo pensare alle parole per quello che ci comunicano e quello che suscitano in noi, ritengo doveroso correggere l'autore della poesia, ma mi sento in dovere in maniera uguale dire che quella poesia ha smosso qualcosa in parecchie persone e chissà, ha reso migliore la giornata a qualcuno.

martedì 23 ottobre 2007

Di quando siamo soli

Mi é capitato di sentirmi solo, davvero solo, solo in mezzo alla gente, solo tra la folla.
Ci si sente soli, quando i problemi ci mettono sotto, sono più grandi di noi; ci sembrano insormontabili, ma sentendosi soli questi mostri ci mangiano, sono grossi si nutrono delle nostre paure.
Ho scoperto una cosa non sono solo, non siamo soli; anche se ci giriamo intorno e non vediamo nulla nessuno, non siamo soli.
C'é sempre qualcuno che é pronto ad aiutarci, gli amici sono lì e quando meno ce lo aspettiamo sono lì, e per di più persone che fino a poco fa ignoravamo per varie ragioni (non negative per giunta) ci risollevano, gettano la luce sulle nostre paure e così i mostri si fanno più piccoli, piccoli, piccolissimi, e finalmente, con il tempo spariscono.
Ci parlano, gli amici, ci parlano di quello che vedono di noi, di quello che noi non vediamo; ci accorgiamo che in fondo non siamo davvero soli, ce la possiamo fare se riusciamo a cogliere l'aiuto di queste persone e soprattutto se riusciamo a capire tra la folla ci davvero ci vuole bene.
Alla fine vorrei fare un ringraziamento particolare a PLEXIAR e Gabriel Omar Cardoso, che sono di quella gente che é emersa dalla folla.
Grazie ragazzi.

giovedì 18 ottobre 2007

Whole Internet

Tutta la rete in una foto.

Dimmi

Dimmi che si prova a guardare negli occhi una persona
e dirsi più di un milione di parole senza parlare.

Dimmi che si sente a stringersi le mani
e a sentirsi più vicini.

Dimmi cosa si sente a parlare del niente
e sentirsi il mondo dentro.

Dimmi della nostalgia che muore nel rivedersi.

Dimmi delle parole che escono dall'anima.

Dimmi di te, dimmi di noi.

lunedì 15 ottobre 2007

Ode alla vita

Ode alla vita.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

ANONIMO

Cambiamenti

In questi giorni mi fermo e penso, penso a quanto sono cambiato, a quanto sono diverso dal me stesso di ieri dell'altro. Mi accorgo della vita che cambia, a volte ne sento lo scorrere sulla mia pelle. Mi accorgo delle cose che ho lasciato dietro, delle persone che ormai sono labili figure nella mia mente; mi accorgo di ciò che non ho fatto, che avrei voluto fare, meglio vivere di ricordi che di rimpianti, ma non é stato sempre così riguardo e vedo che tante cose si potevano veramente fare.
Che ci possiamo fare é la vita, significa che era necessario che tutto andasse così, era necessario.
Cambio di registro, altro pensiero, la vita non chiude in pareggio, o forse si?
Siamo sicuri che il differenziale tra le buone e le cattive azioni sia sempre uguale a zero? veramente cio che facciamo ce lo ritroviamo con segno uguale a nostro carico? Sarei ispirato dal dire che non é così ma in fondo al mio cuore c'é una flebile vocina che mi dice che la riscossa arriva per tutti, non può andare sempre male dobbiamo conoscere il bene tutti quanti, dobbiamo sapere che esiste.
Dopo questa breve ma se pur concitata fase mentale, mi congedo come sempre da voi.
Le va di ballare? Un secondo, mi sto guardando indietro!

sabato 13 ottobre 2007

Un film già visto

Mai capitato che avete la sensazione che tutto intorno a voi gira esattamente uguale ad un altro istante della vostra vita? Un attimo che si ripete, ma soprattutto situazioni che si ripetono, gente che si ripete.
Gente che non cambia mai, gente uguale a se stessa; ma principalmente dove sta il problema?
Il problema siamo noi, noi vogliamo, speriamo, desideriamo che cambino ma ciò non é sempre possibile o per meglio dire non é mai possibile.
Come si pretende che una persona che ha un comportamento radicato nell'animo, frutto di esperienze di vita, cambi? Si possono cambiare gli atteggiamenti, la parte soft della persona ma mai, mai aspettarsi che cambino i comportamenti; aspettarsi cambiamenti dalle persone significa, dal mio punto di vista, partire già sconfitti.
I comportamenti girano a livello kernel, possono sembrare cambiati modificati, ma in realtà sono sempre gli stessi, cambiano solo la loro forma nel breve o almeno fin quando sono assistiti dalla ragione, ma quando la ragione si fa da parte ed entra l'abitudine, allora in quel momento cadono tutti i veli e si ritorna alla base.
Chi nasce tondo non può morire quadrato, sembrerà banale ma é così non si può cambiare la propria natura; si può mascherarla a volte anche sommariamente bene, ma la natura non ragiona, vive di istinti e l'istinto prima o poi esce fuori.
Come si può rimediare a tutto ciò però non ci é dato saperlo; una soluzione sarebbe lasciare stare tutte queste chiacchiere e continuare a sperare nei cambiamenti, oppure oppure, non lo so.
Purtroppo é un dubbio che mi affligge, cerco febbrilmente una soluzione ma mi dispiace dirlo non la trovo.

venerdì 12 ottobre 2007

Gente trasparente

Sto scrivendo poco é vero, ma dovete anche capirmi. Il motivo é presto detto devo trovare gli spunti e mi sa che in questi giorni ne ho trovati a bizzeffe. Gente trasparente é il titolo un po criptico di questo mio nuovo post; cosa é la gente trasparente? Presto detto, é la gente che la si può vedere da parte a parte, non nascondono nulla ma stranamente riescono a farci immancabilmente un servizio che neanche rocco...
Come mai accade é tuttora una cosa difficile da spiegarsi.
Alzi la mano chi non ha mai trovato qualcuno di cui ci si poteva fidare, non ciecamente peggio.
Ma le persone trasparenti sono una trappola da non confondere con le persone false; le persone false sono quelle che é possibile fiutare ad un miglio di distanza, si squadrano a prima vista, il loro comportamento infido ci colpisce immediatamente, le cattiverie che fanno ci trovano preparati, abbiamo le difese alzate.
Le persone trasparenti sono un pericolo ambulante, ti avvicinano, sono tue amiche sono insider trader lavorano dall'interno; sono trasparenti nelle loro azioni assolutamente prevedibili.
Nella loro prevedibilità si nasconde il grande male, il marcio; le loro azioni sono come la trama di pulp fiction, una serie incomprensibile di azioni che solo alla fine si ricompongono in un grande puzzle, di quelli che si capisce il soggetto solo stando da lontano con un occhio bendato.
Il disegno é complesso e nel momento in cui lo si scorge loro sono sparite, con la loro trasparenza, nell'ombra, lasciando dietro la fantastica scenografia, il marcio che hanno dentro.
La scena é di morte.
Appena riuscite a scorgere una grinza nel comportamento che vi fa rendere conto della trama di fondo, lasciate immediatamente la persona trasparente, anzi fate una cosa segnalatela in giro mettete le foto sugli alberi fate di tutto per renderle finalmente visibili.
E' con un bacio che vi lascio.

giovedì 11 ottobre 2007

Annuncio alla nazione

Oggi cercherò di dare una valida risposta alla seguente domanda: perché le donne si lamentano delle proprie scelte? O per meglio dire, perché si fanno mille e uno scrupolo rispetto alle scelte che in maniera assolutamente autonoma fanno? Per chiarire perché un centesimo dopo avere preso una decisione già non ne sono più convinte?
La risposta é di quelle da un milione di dollari, é di quelle risposte che permettono di ricevere il premio nobel per una disciplina a scelta inviato però per FAX, senza l'incombenza di fare i tre inchini, insomma na cosa consistente.
Ma andiamo per gradi, le donne (esseri assolutamente incomprensibili, ma che ahimè rendono la vita terribilmente bella) sono complicate per definizione, non sanno generalmente nulla di cosa vogliono o vorrebbero, ma stranamente tendono, nell'immediato, a scegliere sempre la soluzione peggiore.
Anche questo punto é abbastanza difficile da comprendere, qualcuno dice che sia il loro innato spirito autolesionista o masochista per altri; io direi invece che scelgono di soffrire per non sentirsi bene.
Le donne partono con il presupposto che soffriranno, o che accadrà qualcosa per cui saranno costrette a stare male, tutto ciò senza sapere che la scelta che stanno facendo le renderà pressoché più sofferenti.
Una possibile soluzione, pensare meno sulle cose, e soprattutto rendersi conto che qualche volta le avviciniamo perché ci fanno stare bene, e che forse quello che sentiamo ( e che sentono aggiungerei) poi non é tanto malvagio; si può stare bene, anzi forse si può stare meglio se ci si fida delle persone giuste; e che nessuno eccepisca la difficoltà di capire quale sia la persona giusta (lo sapete benissimo) esiste.
Da dire un'altra cosa, le scuse banalotte che cercate di somministrarvi non servono a nulla, non esiste "non ho la testa, non é il momento" che tengano (piccolo inciso, come si fa a sapere quale é il momento buono? Convergenze astrali?) esiste solo una domanda "Voglio stare bene, o continuo a farmi male?".
Spero che con questo mio, sia riuscito non a darvi risposte ma a far sorgere domande, che sono in sostanza ciò che ci aiuta a vivere.

(Tutto andrà bene alla fine, se non é così, non é la fine.)

martedì 9 ottobre 2007

domenica 30 settembre 2007

In risposta...

Ho appena pubblicato un commento al post Lista di provocazione; vorrei ora passare al commento del commento poiché secondo me ci sono alcune cose da sottolineare.

Io ci credo, iniziamo da questo, ci credo con tutto me stesso; credo che il mio parere sia abbastanza evidente, chi qualche volta ha seguito atri miei post saprà sicuramente che il senso caricaturale di trattare le cose vuole mettere in mostra quelle che sono le contraddizioni degli nostri modi di fare e di quanto a volte siamo lontani dall'essere noi stessi non solo, ma facciamo di tutto per esserlo.
Per chiarezza in ogni caso il mio parere ben si evince dalla fine del post.
In fine vorrei dire che non sarebbe male firmarsi, é gratis e non implica nessun rischio; questo perché il sottoscritto é lontano dall essere tiranno ergo pubblico tutti i commenti sempre che non contengano sconcezze o offendano qualcuno.

Anonimo le va di ballare?



lunedì 24 settembre 2007

La mosca al naso di Wilde

Le donne qualche volta stanno zitte, ma mai quando hanno qualcosa da dire. Paul Souday

Le donne sono come le ciliegie: una tira l'altra. Giacomo Casanova

Le donne sono l'altra metà del cielo, quella nuvolosa. Groucho Marx

Le lacrime delle donne sono solo sudore degli occhi. Giovenale

Mi sono sempre stupito che si permettesse alle donne di entrare nelle chiese. Che conversazione possono mai avere con Dio? Charles Baudelaire


E fu qui che inizio l'abisso verso Oscar Wilde; dire che lo trovo stupendo é semplicemente riduttivo, é un genio i suoi aforismi sono la rappresentazione della perfezione. Diciamo che sono frasi che colpiscono per la loro vivacità e per la loro sferzante senso dell'umorismo. Eccone una breve cernita.

Le donne immorali ti irritano, le donne buone ti annoiano. Oscar Wilde

Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono così bene! Oscar Wilde

Le donne non sanno mai quando si cala il sipario. Vogliono sempre un sesto atto e, proprio quando l'interesse dello spettacolo è svanito del tutto, propongono di continuarlo. Oscar Wilde

Le donne non sono fatte per giudicarci, ma semplicemente per perdonarci quando abbiamo bisogno di perdono. Il perdono, non la punizione, è la loro missione. Oscar Wilde

Le donne non sono mai disarmate dai complimenti, gli uomini lo sono sempre: questa è la differenza tra i due sessi. Oscar Wilde

Le donne rappresentano il trionfo della materia sullo spirito; gli uomini rappresentano il trionfo dell'intelletto sulla morale. Oscar Wilde

Le donne che hanno buon senso sono così curiosamente insignificanti. Oscar Wilde

Le donne sono divenute così profondamente istruite... che nulla ci dovrebbe più stupire al giorno d'oggi, ad eccezione dei matrimoni felici. Oscar Wilde

domenica 23 settembre 2007

Per dirla in breve

La cosa più sgradevole che il vostro peggior nemico vi dice in faccia non si avvicina nemmeno a quello che i vostri amici dicono di voi alle vostre spalle. (Alfred De Musset)

Dopo tanto discorrere resta dubbio se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese. (Gesualdo Bufalino)

L'amicizia è amore senza le sue ali. (George Gordon Byron)

Le donne ci piacciono perche' sono meravigliose, o ci sembrano meravigliose perche' ci piacciono.(Achille Campanile)

Mai attribuire alla malafede quello che può essere tranquillamente spiegato con l'idiozia. (Francesco Bortolini)

Ho sempre saputo di avere qualcosa di speciale che attira le donne verso gli altri uomini. (Mario Zucca)

Fare l'amore con la propria moglie e' come andare a caccia a sparare ad anatre imbalsamate. (Groucho Marx)

Le donne non hanno mai niente da dire. Ma lo sanno dire cosi' bene! (Oscar Wilde).

sabato 22 settembre 2007

La mosca al naso

Alle donne il silenzio reca ornamento. Sofocle

Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che ascoltino. Marcel Achard

Amare le donne intelligenti è un piacere da pederasti. Charles Baudelaire

Avere dei segreti con le mogli degli altri è un lusso necessario della vita moderna, o almeno così sostengono in società persone abbastanza colte da saperlo. Ma un uomo non dovrebbe mai avere segreti per la propria moglie. Essa li scopre sempre. Le donne hanno un meraviglioso istinto, possono scoprire tutto, tranne l'ovvio. Oscar Wilde

Bisogna scegliere tra amare le donne e conoscerle: non c'è via di mezzo. Nicolas De Chamfort

Certe donne amano talmente il proprio marito che per non sciuparlo prendono quello delle loro amiche. Alexandre Dumas padre

Ci sono tre classi in cui so che tutte le donne oltre i settanta sono sempre state divise: quella cara vecchietta, quella vecchia, quella vecchia strega. Samuel Taylor Coleridge

Curioso: le donne insignificanti sono sempre gelose dei loro mariti, le belle non lo sono mai. Sono sempre così occupate a essere gelose dei mariti delle altre. Oscar Wilde

Dio, nella sua previdenza, non ha dato la barba alle donne perché esse non sarebbero state capaci di tacere mentre venivano rasate. Alexandre Dumas padre

È nella natura delle donne disprezzare chi le ama e amare chi le detesta. Miguel De Cervantes

Fare l'amore con dieci donne è fantastico, soprattutto perché ti presentano un sacco di amiche. Fabio Di Iorio

Lasciamo le donne belle agli uomini senza fantasia. Marcel Proust

Le donne belle non hanno bisogno del trucco per essere belle. Proverbio cinese

giovedì 6 settembre 2007

Lista di provocazione

Lasciando da parte le mie cretinerie dettate dal fatto mi manca quello che non ho, passiamo avanti con cose ben più serie.
Ragazzi l'amore non esiste, ma non perché non esista ma perché noi stessi ci rifiutiamo di riconoscerlo; usciamo da 3 mesi con una ragazza? ci stiamo frequentando, andiamo regolarmente a casa sua mentre i sui non ci sono? Ci stiamo frequentando, Rispondiamo di no agli amici che ci chiedono se stiamo insieme?.
Di che ci lamentiamo, siamo noi stessi la causa prima della fine dell'amore, ogni volta che rispondiamo ci stiamo frequentando stiamo infliggendo una coltellata al povero bambino biondo con le alette e l'affarino al vento; e vi lascio immaginare che scena straziante.
L'amore diventerà un sentimento di contrabbando,bisognerà dirselo nell'orecchio, per non farlo sentire agli altri.
Gireranno squadre di controllo: "Tu sei innamorato? Dimmi la verità, queste scenette non attaccano con me, risparmiamele!" Bisognerà accarezzarsi di nascosto, bisognerà avere le amanti fasulle, due tre quattro, per dimostrare che non amiamo lei, non l'amiamo, la stiamo solo usando.
I bigliettini con le frasi patetiche, banditi dall'universo.
Le sole forme di amore consentite saranno, extraconiugale, fedifrago, malandrino, per una notte, una botta e via; nient'altro.
Bisognerà mascherare i sussulti al cuore come pre-infarti, a 15 anni con il tuo amico che ti da alla testa dovrai avere 16/17 infarti al giorno, quella al primo banco che ci sta, dovrai mascherarla al resto della classe, i delatori sono in agguato.
Alle pareti, non amare il nemico ti ascolta; gruppi di ascolto per disintossicarsi dalla voglia di amore.
E invece no, resistiamo, diciamolo a tutti "IO SONO INNAMORATO, SONO FIDANZATO STO INSIEME A LEI, CI AMIAMO STIAMO INSIEME!" diciamo pure che le scriviamo messaggini stupidi dicendole magari che é importante per noi, diciamo a tutti che con voce assolutamente stupida idiota ed infantile la chiamiamo ciccipucci tesorino amorino cagnolino gattina, diciamo l'amore mi ha reso stupido ed io in questa stupidità ci voglio sguazzare perché mi fa stare bene.
Non lasciamo che il fare comune, gli altri ci contagino con la loro superficialità, non sentiamoci strani o inferiori. Non lasciamo che il loro disagio ci renda inadeguati, noi siamo superiori, noi amiamo.
Diciamolo a sta bella gente che sono loro la razza strana, che si frequentino pure con le loro storiuncole da nulla, ma non rompano le scatole a noi amanti dell'amore.

mercoledì 5 settembre 2007

Relax thake it easy



Senso di nulla

Capita sovente che si subisca un senso di svuotamento, in quei momenti é come percepire il nulla.
Che succede non lo so neanche io bah, si sente la mancanza di certezze che ci erano state date; il vuoto ci avvolge, la rabbia più grande é sapere che esiste una persona che potrebbe sollevarci da tutto ciò, una panacea capace di alleviare tutte le pene.
Si ma vaglielo a dire, ti presenti e le dici "Senti sei la mia sola salvezza, non so proprio come ho fatto a vivere fino ad oggi senza di te, mi devi davvero scusare"; già mi immagino, nel migliore dei casi, la commozione della poverina (diciamocelo non tutti i giorni capita di incontrare gente che ci dice che siamo indispensabili per la loro vita) nel peggiore assoluta staticità.
Si perché noi abbiamo bisogno di avere un punto di riferimento che ci faccia stare bene, una persona che al solo pensiero ci risolleva ci fa battere il cuore; che fa venire il magone allo stomaco, ci vuole.
Fa bene davvero, il solo pensiero di passare del tempo insieme a questo essere ci fa stare bene farebbe venire la voglia di vendersi magari la mamma, il papà, la sorella, la zia, e il cane (no magari il cane no, é di compagnia e soprattutto parla poco) e di andare in Brasile su una spiaggia bianca al riparo di un cocco e vivere così.
Mi starà contagiando il dolce vento del nobile sentimento quello che il sommo definiva così "L'amor che move il sole e l'altre stelle" non so.
Sarà che forse manca lei, il senso di vuoto che ci rimane quando ci lascia per andare via, ma sarà che forse abbiamo scoperto che lei ci completa.
Non lo potremo mai sapere mai, perché soprattutto lei non c'é.



martedì 4 settembre 2007

giovedì 30 agosto 2007

In memoria di te

Le vacanze sono passate anche quest'anno sono state a dir poco stupende; non riesco a trovarne di simili nella mia memoria.
Un gruppo dei più assurdi, i fantastici tre componenti, Il Filosofo Il Coccodrillo e Milva; davvero belle le serate e le lunghe notti che non sono ancora finite, i cicchetti la fata verde...
Tanti ne abbiamo raccolti tanti ne abbiamo persi, tanti cuori sono stati infranti tanti sono caduti ma i più tosti ce l'hanno fatta.
Tutti siamo usciti più ricchi di qualche esperienza, i ricordi di gente che non ha dignità gente che non l'ha mai avuta (io al posto tuo non mi sarei salutato).
Infine ringrazio tutti dal primo all'ultimo, vi ricorderò nei titoli di coda della mia vita, ve lo assicuro.

Un bacio forte a tutti vi voglio bene davvero!

P.S. Ora si ricomincia davvero, mettiamoci la mezzamanica da veri ragionieri

martedì 28 agosto 2007

venerdì 10 agosto 2007

Vacation

Si va in vacanza, il blog riprenderà la sua vita diciamo a settembre giorno più giorno meno.
Si spera che l'estate porti consiglio e soprattutto faccia bene a tutte quelle persone che durante l'anno chi per una cosa chi per un'altra hanno "sbarellato" e soprattuttosperiamo che sia prosperosa per tutti noi amanti del gentil sesso.
Le spiagge il sole il mare la noche la vida insomma un po di quelle cose che ci piacciono tanto (almeno al sottoscritto piacciono).
Dal vostro mago é tutto non so veramente che altro scrivere poiché gia mi trema la mano dalla commozione e diciamo anche che sto versando qualche lacrimuccia.
Questo tempo ci servirà come bagaglio per continuare a scrivere e sognare per tutto l'inverno.

Bye bye a tutti.

P.S. Voglio ricordare a tutte le persone MOOOLTOOO intraprendenti che non vado a recupereare nessuno in nessun luogo, soprattutto se queste ultime sono state avvisate, quindi ci pensi bene prima di agire e fare cose (comunque ricordo alla suddetta persona che riferirò alcune cosine al Sig. Lazzaro tanto per suffragrare le nostre comuni tesi).

Ora é veramente tutto baci a settembre.

Faccio uno squillo, non ho ricevuto riprova e controlla. (REPOSTED)

Leggendo tra i reperrti archeologici del blog ho ripescato questo post che mi ha fatto davvero sorridere e mi ha impressionato per la sua grande attualità, eccolo a voi.

Ecco passiamo alla sezione squilli, che merita sicuramente un capitolo a parte per la complessità e la grande varietà dei suoi significati.
Iniziamo con il dire che fare squilli é un arte che non permette sgarri poiché il min imo errore farà perdere dalla slot machine circa 20000/30000 punti in un sol colpo.
Iniziamo ora con la trattazione, una volta avuto il suo numero un bel giorno decidi di farle uno squillo per dimostrarle, non si sa secondo quale logica, il tuo interessamento, lei trarrà le sue conclusioni secondo la tabella a tergo riportata:

Squillo del bello dentro: Ma che c***** vuole? Non gli go datro neanke il mio num che già inizia con gli squilli, se sapevo gli davo il numero di mia nonna che ha 95 anni.

Squillo del cavaliere (senza cavallo): che simpatico mi pensa, sono qualcosa per lui, se gli rispondo entro 35 secondi ci metteremo insieme e vivremo per il resto della vita felici e contenti.

Simpatica variante dello squillo é lo squillo notturno, cioé quello che si fa verso le 2/3 di notte, il quale ha le seguenti conseguenze:

Squillo notturno del bello dentro: $!**!£?=)&%$£ (parolacce di vario genere e natura appartenenti alla categoria sciagure e varie) ma sta ankora alzato sto tizio? maledetto il giorno che ha avuto il mio numero!

Squillo notturno del cavaliere: Guarda che dolce, ha messo la sveglia alle 2.30 per farmi uno squillo, questo vuol dire solo una cosa: MI AMA.

Senza sapere però che tu sei il suo primo nome nella rubrica, registrata sotto il nome A (lui non ricorda il suo nome) e che limonando con la ragazza con cui sta uscendo ha premuto per sbaglio il pulsante per inoltrare la chiamata, ma che prontamente ha interrotto una volta accortosi dell'errore; ma intanto per lei splenderà come un astro in una notte di blackout!!!!

Bene bene caro!

Animator vs Animation 2

http://www.weebls-stuff.com/toons/Animator+vs+Animation+2/

venerdì 3 agosto 2007

Animator vs Animation 1




http://www.albinoblacksheep.com/flash/animator

martedì 31 luglio 2007

(E)Citazioni...Parte seconda

In fin dei conti che cosa sono le donne se non donne; l'ontologia della parola.

Se le mogli fossero una bella cosa, Dio ne avrebbe una. (Proverbio Afgano)

Le donne sono esseri meravigliose, quando stanno zitte.

" Il sesso senza amore è un'esperienza vuota." "Si ma con le esperienze che girano non è male.". (Woody Allen)

Dove finisce la logica iniziano le donne.

La verità per le donne è ciò che vogliono credere, non i fatti reali.
"Quali sono le condizioni indispensabili per la sopravvivenza della razza umana ?" "Cibo, acqua e senso dell'umorismo" "E le donne ?" "E' lì che ci vuole senso dell'umorismo."

Donne, non le vedi mai sedersi su una panchina con la scritta "Vernice fresca": hanno occhi dappertutto. (Joice)

Non scambiare il paradiso per un paio di cosce lunghe.

Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che ascoltino. (Achard)

Avere un rapporto con una ragazza non sempre è piacevole ma fà bene, come andare dal dentista.

giovedì 26 luglio 2007

mercoledì 25 luglio 2007

(E)Citazioni...

La donna, solo il diavolo sa cos'è: io non ci capisco niente.
Dostoevskij

La donna fu il secondo errore di Dio.
Nietzsche

Una donna è capace di sacrificare la vita per colui che ama, ma anche di non
rivolgergli per sempre la parola per una questione d'orgoglio a proposito
d'una porta chiusa o aperta.
Stendhal

Mai fidarsi di una donna che dice la sua vera età.
Una donna capace di quello, è capace di tutto.
Oscar Wilde

Una donna è sincera quando non dice bugie inutili.
Anatole France

Le donne! Non si può vivere nè con loro nè senza di loro!
Aristofane

Gli uomini hanno soltanto due cose per la testa.
L'altra è il denaro.
Moreau

L'unico modo di comportarsi con una donna è fare l'amore con lei,
se è bella, e con un'altra, se è brutta.
Oscar Wilde

I rapinatori ti chiedono la borsa o la vita.
Le donne vogliono tutte e due.
Samuel Butler

Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono così bene!
Oscar Wilde

Adamo sulla tomba di Eva:
"Dovunque era lei, là era l'Eden".
Mark Twain

Angelo è la donna che si vorrebbe, demonio quella che si ha.
Decourcelle

Quando gli uomini si trovano fra loro, parlano di sesso.
Quando si trovano fra loro le donne, parlano d'amore.
Cosa possiamo dedurre da questo paradosso?
Che le donne sono delle ipocrite.
Sally Beaman

Correre dietro alle donne non ha mai fatto male a nessuno.
E' raggiungerle, che è pericoloso.
Fogazzaro

Amare le donne intelligenti è un piacere da pederasti.
Baudelaire

Quando le donne parlano ridendo, è come un uomo che vi prende
da parte per darvi un consiglio.
Pavese

La donna sarà l'ultimo animale che l'uomo riuscirà ad addomesticare.
George Meredith

Vacatio

Sono iniziate le vacanze tutto cio che c'era da finire é stato ultimato, tante sono le cose che sono successe; tante sono le cose che speriamo succedano e tante ancora sono le cose che speriamo si risolvano.
Tralasciando l'intermezzo abbastanza calmo vorrei dire due cose, ma chi cavolo vi ha chiesto nulla? e soprattutto, ma come c***o campate? dopo le frasi senza senso si passa alla spiegazione.
Allora se per puro caso io dico una cosa, prometto una cosa, si presuppone che io, quale uomo dotato di senso con un intelletto sviluppato e soprattutto con una parola in cui ci si possa credere, la mantenga; ora come si fa a dire a promettere a dare la propria parola e poi non mantenerla? Io la notte non ci dormo se scorgo minimamente la possibilità che possa non mantenere fede alla parola data; esistono invece persone che cacchio promettono il mondo la luna il sole e le stelle ma non riescono a mantenetre fede neanche per un fiore! in tutto ciò quello che mi fa inca****e é che tutte queste cose partono da loro di spontanea volontà senza la minima richiesta, allora dico io ma che cavolo parlate e promettete? Avete una parola che vale meno del fumo, siete gente di cui non ci si può fidare; sarei daccordo con voi se vi estorcessi qualcosa con le armi e la forza, ma cavolo parte da VOI unicamente da VOI e solo da VOI.
Ma come ca**o campate? vi sentite bene? vi sentite fieri delle vostre promesse fatte al vento?
Io mi tormento in una maniera assurda cercando di capire la contorta psicologia di questa gente, ma non ci riesco sto male, per me rappresenta la normalità dopo avere detto qualcosa, mantenerla, e invece no...mille scuse mille idiozie, mille trovate.
Basta così mi sono lacerato abbastanza, tanto con questa gente si finisce per buttare le proprie forze nel nulla camperanno per sempre nel loro modo becero.

Le va di ballare? Si Me lo promette?

martedì 19 giugno 2007

Corri uomo corri

Continuando la saga delle fughe clamorose scrivo questo spaccato di vita.

Di fronte allo specchio c'ero io, ormai pronto annodavo la cravatta con fare lento quasi a volere prolungare quell'istante all'infinito sperando che non venisse mai il momento.
Mi alzai in piedi, le scarpe lucide rispecchiavano una situazione irreale, non volevo non potevo, non avrei dovuto.
Diedi un ultimo sguardo alla cravatta, un simbolismo assurdo mi veniva in mente guardandola, il boia che sale e annoda il cappio sopra il suo cappuccio nero, continua quasi per inerzia, come avrei fatto?
Ero purtroppo pronto, uscì dalla mia stanza, una porta a vetri bianca mi separava ormai dal mio inesorabile destino, il ricordo profumava ancora della pittura bianca che io e papà abbiamo dato quindici anni fa allo stipite, odora ancora di lui, ormai é tutto quello che mi rimane di lui intendo.
La casa é in fermento, flussi di persone mi passano accanto, passo lento in un monto in bianco e nero a rallentatore, vedo il tempo scorrere inesorabile, mi sveglio ormai che sono dinnanzi alla porta d'ingresso mia madre mi porge la mano, scendo.
Il viaggio in macchina é ormai un rituale penso penso, il mondo mi passa accanto fuori dal finestrino inesorabile, lui non si accorge di me.
La chiesa é bianca, il sole di maggio la fa risplendere, mi ricorda il mare, la spiaggia il sole; le scale sono piccole e strette , le salgo producendo uno scricchiolio simpatico, mi ricordo da piccolo il tip tap improvvisato ballato con le scarpe classiche nuove, scimmiottato con tacchi nuovi di bambino, che non avevano mai calpestato terra fino a quel momento.
La chiesa é gremita, le panche adorne di fiori passo toccando ogni singolo mazzolino con la mano quasi come a schiacciare le mani di invisibili compagni lungo il miglio verde.
Ritorno in bianco e nero la gente mi saluta mi fa gli auguri, qualcuno mi appunta un fiore bianco al petto, un fiore freschissimo, ancora la rugiada del mattino imperla i pistilli; salgo un piccolo scalino, sono giunto.
Il velluto rosso mi accarezza stringo le mani le intreccio le annodo guardo indietro attorno e poi di nuovo indietro.
Tutti intorno si siedono, mia alzo, un abbraccio di luce mi assale , ricordo le partite di pallone fare il portiere con il sole in faccia dava la stessa sensazione che provo ora.
Le parole iniziarono a scorrere lente, il caldo di maggio si insinuava nella cattedrale, fuori il deserto, una piazza riarsa dal sole e dalla calura.
Mi voltai di lato, di fianco alla colonna di fresco marmo vedevo un uomo, i calzoni di tela grossa, grigio chiaro, scarponcini da lavoro una canottiera logora e tutto sporco di pittura bianca; si era tolto il cappello di carta e lo eneva in mano in segno di rispetto.
Indugiai sulla figura, aveva i baffi grigi cosparsi e induriti dalla pittura, il viso di polvere biancastra, solo una lacrima segnava il suo solco facendosi spazio tra la polvere; "vuoi tu prendere..." mi risvegliai, le parole non riuscivano ad uscire, mi guardavo in torno tutti aspettavano che proferissi cio che volevano, loro.
La figura non era più accanto alla colonna , vedevo la sua sagoma, disegnata dalla luce, sul portale, infiniti raggi partivano da quel punto e si stagliavano sull'altare.
Uscirono le agognate parole, io però non le sentii due passi ed ero fuori, il sole era meno caldo la frescura del mare ormai mi copriva, non avevo più paura.



mercoledì 6 giugno 2007

Una vita a comprare le sigarette...

Ci pensavo stasera e morivo dalle risate...una burlesque davvero da impazzire. Si dice alla moglie cara vado a comprare le sigarette e l'indomani ci si trova in messico a guidare su una Hightway con una bionda appena sposata a Las Vegas e per di più in una decappottabile del 56; da morir dal ridere immaginate le facce di tutti quelli che stanno a casa? Basta fare ua telefonata e dire: "Guardate sto bene non mi cercate, fatelo per me!"
Altro scenario spiaggia del mare dei Caraibi chioschetto di limonate e granite e di mojito con un gran pezzo di donna al fianco e via così.
Ora dopo avere presentato due scenari che si adattano alle diverse tipologie di fuga passiamo a ciò che sta dietro; immaginare come sia difficile fare una cosa del genere, io me la sono immaginata e l'ho pensata più o meno così:

La valigia sul letto é quella di un lungo viaggio...argh! questo é un altro post! iniziamo seriamente...
Scendo da casa con la Vuitton in spalla, la borsa é piena del necessario, il superfluo gia é caricato in macchina nella sacca scesa ieri sera. Controllo per l'ultima volta il portadocumenti, passaporto tessera sanitaria flacone di Ventolin fazzolettini iPod caricato all'eccesso con il meglio delle canzoni adatte a qualsiasi occasione.
Il telefonino é carico, servirà comunque a poco. Prendo le chiavi della macchina dalla tasca di dietro dei jeans, nella destra perché la sinistra é bucata, apro la mcchina che mi ha accompagnato in mille viaggi cittadini, é notte. Mi siedo, accendo i fari la borsa é sul sedile di fianco a me, faccio la solita manovra fatta mille e più mille volte, ingrano la retro e vado.
L'aeroporto é vicino, entrando leggo che il parcheggio P2 é libero, a quest'ora chi vuoi che ci sia; entro lascio la macchina lascio pagato per 6 ore, ce la dovrebbero fare a prenderla. Scendo dalla macchina l'aria é fredda nel parcheggio dell'aeroporto, prendo la sacca da dietro e con la vuitton in mano e la sacca in spalla mi avvio al check-in, controllo i biglietti A/R comprati online con la postepay, non si sa mai mille cose, la guerra civile un maremoto la remota voglia di tornare.
Al check-in mi fanno depositare la sacca ma non la vuitton, che porterò con me; il posto é vicino al finestrino, per me che non ho mai viaggiato l'esperienza é nuova, lo stomaco mi si stringe.
Dopo non so quanto arriviamo il viaggio é stato piacevole, le hostess non c'erano perché il biglietto costava poco, comunque un buon viaggio.
L'aeroporto é grande pieno di vetri, un immenso acquario; mi dirigo verso le cassette depositaoggetti, prendo il telefonino e faccio l'ultuima telefonata, avviso della macchina troveranno le chiavi nel portaoggetti, chiudo la chiamata.
Recupero in sequenza cellulare passaporto chiavi di casa biglietto di ritorno, tengo con me la vuitton l'altra sarà qui a breve, chiudo la cassetta e mi allaccio la chiave al collo.
Sistemo la valuta in tasca speriamo mi basti, sistemo il panama ed esco dall'areoporto il sole é appena lto sulla città, non so che ore sono ho posato anche l'orologio...
La sacca in spalla e la vuitton a mano, vado.

Mine immaculate dream made breath and skin I've been waiting for you
Signed with a home tattoo happy birthday to you was created for you.

Bhe peccato, io non fumo.



lunedì 4 giugno 2007

Le donne fidanzate e i loro uomini

Mai provato a parlare con una donna che vi racconta i suoi guai sentimentali? Avete mai provato a subire l'incessante fiume di scuse che hanno come fine ultimo quello di farvi credere che lo vogliono lasciare? Io si, e devo dire che dopo un po ho acquisito una certa esperienza.
Non fatevi ingannare dalla vocina flebile e dalla dolcezza che sprigionano, esse vogliono solo costringervi a guardare nei loro occhi di medusa e rendervi pietra impassibile alle loro parole. Iniziamo con questo, non li lasceranno mai loro sono innamorate; devono solo coprire lo strazio della lontananzia con un altro strazio ovvero, quello che raccontano a voi.
Non perdete il vostro prezioso tempo dietro alle fantasmagoriche prese di posizione che vogliono le novelle paladine dell'amore come baluardo dell'intramontabile amore vero; si volteranno e saranno li a chiamarlo e a sbaciucchiarsi con lui le vostre parole da simil psicologo saranno andate a finire li dove cantava Alberto.
Consiglio della nonna lasciatele stare quando iniziano con il loro modesto andare, fermatele ditele con franchezza che fecesse quello che ritiene quello che é meglio per lei, ma se proprio la misura é colma mandatele allo stesso paese di cui sopra tanto mal che vada vi siete tolti un'altra futura lagna vivente che vi assillerà nel periodo successivo allo pseudo divorzio pseudo-permanente!

206 Milioni in contanti


giovedì 31 maggio 2007

Riflessioni sulla vita e i sistemi maggiori

Riflettevo sulla vita e mi dicevo, ma ci vuole davvero poco per essere felici? Si e no, a tratti.
La risposta non é semplice, una ragazza un fiore il fatto di continuare a respirare lo stesso vivere ti fanno essere felici, eppure sono le stesse cose che ti rendono infinitamente triste in altre occasioni, quasi al limite dell'angoscia. Come si spiega tutto cio? Io credo che in ogni cosa ci siano due aspetti, ma non tanto nella cosa o nell'oggetto in se ma piuttosto in quello che essi agitano in noi; lo so lo so il concetto é espresso in maniera alquanto tortuosa, cercherò di riformulare il tutto in maniere più adeguata.
Ogni cosa di per se ha un influenza leggermente positiva o leggermente negativa ma sempre nei limiti di una leggera aura, legata più che altro alla sua accezione storico culturale, ad esempio un fiore é collegato ad espressioni positive o leggermente tali o al contrario una spada.
Ora analizziamo il tutto ricompattando le teorie, lo stesso fiore, la cui aura abbiamo presupposto leggermente positiva, può comportare in noi l'innesco di uno stato d'animo negativo di angoscia di dolore, o ancora una spada può ricondurci, al contrario dell'aura sopra citata, a stati d'animo largamente positivi; tutto questo per dire cosa? essere felici non dipende altro che da noi, cercare di rendere le cose le situazioni feticcio di infelicità non é altro che portare fuori da noi lo stato d'animo che in realtà é dentro di noi.
La felicità, o specularmente l'infelicità, non nasce dall'esterno o dagli oggetti ma dall'interpretazione o della maturazione e dell'associazione degli stessi con il nostro stato interiore; sostanzialmente secondo me il processo é:

- stato d'animo sviluppato a livello incoscio
- processo di associazione all'evento o all'oggetto esterno
- visione cosciente dello stesso caricato però dello stato d'animo
- elaborazione dello stato d'animo

Alla fine vediamo un oggetto o una situazione portatrice di positività solo perché abbiamo provveduto noi stessi a caricarla di tale fattore, siamo insomma noi artefici della nostra felicità o della nostra infelicità? A voi l'ardua sentenza.


domenica 20 maggio 2007

15 Den

Credevo di essere solo, e invece no! Ci sono i fedelissimi che mi leggono nonostante i miei ormai deliranti sproloqui. L'importante é che i messaggi arrivino forti e chiari, e parlando in giro arrivani direi più che forti.
Insomma le cose si perdono si ritrovano, fa parte tutto della ruota della vita; apparire per quello che si é mette in luce aspetti del nostro carattere che si ignoravano o magari erano sopiti.
Penso in assoluto che il nostro io sia fatto da miliardi di lucchetti ma miliardi miliardi, più delle stelle del cielo, più dei granelli di sabbia, più di tutti i numeri che si possono scrivere da qui all'eternità.
Ogni persona con cui bene o male entriamo in contatto, anche nostro malgrado, possiede una chiave per un solo ed unico di questi lucchetti; una volta aperto il lucchetto si aprono le sensazioni che quella persona ci ispira nel bene e nel male.
Il male pero a volte sta sul fondo, all'inizio sono tutte rose e fiori poi i fiori marciscono e l'acqua sa di putrido; si imputridisce quel aspetto di noi e noi da parte nostra lo sfrondiamo, senza rancore per alcuno.
D'altro canto esistono porte che mai si apriranno perché mai incontreremo chi ha quella chiave e soprattutto mai incontreremo quel nostro io legato a quella persona, che farci? nulla!
Insomma cosa dire in sostanza nulla é per sempre e soprattutto nulla é sicuro che sarà.


domenica 13 maggio 2007

Ti ricordi di me?

Allora iniziamo dal principio: Chiamo un numero che non mi ricordo neanche io dove ho preso, rispondono, ciao scusa ma chi sei? Immaginate la risposta, guarda che sei tu che hai chiamato mi dice, ed io continuo insomma alla fine ci siamo messi a parlare per non so quanto.
Non chiamo per parecchio tempo me ne ero quasi dimenticato; richiamo e inizio davvero a divertirmi, 3000 domande dalle più cretine alle più simpatiche passando per quelle che non si dovrebbero fare! Insomma qualche battuta qualche parola simpatica e si passa circa un ora al telefono, in tutto questo parlo con una persona simpaticissima davvero ovvero la famosa Simona; insomma si fa chiasso al telefono.
Poche sere dopo si inizia a fare radio al telefono (si proprio la radio al telefono), una cosa stranissima proprio il classico perditempo.
Ancora altro silenzio di qualche giorno, riesco ad avere il contatto di Veleria (si, si chiama così la ragazzuola divertente da morire) si inizia a chattare su msn del più del meno sempre con il solito spirito divertirsi!!!
Su msn riesco a vedere finalmente questa famosa Valeria, ragazza davvero carina (ben fatto girl :) sembrava che gia la immagginassi così, con le sue RayBan molto stilose davvero! Bando alle ciance iniziamo a chiamarci ( in realtà la chiamo io) e stare altre ore a telefono...

In attesa di aggiornamenti saluto tutti

giovedì 10 maggio 2007

Nuovo Blog nuova vita

Si riparte il blog é passato alla versione 2.0, ammesso che ne esistesse una 1.0 o giu di lì.
Quello che é fatto é fatto le novità saranno tante, i miei interventi credo si interporranno a tante altre cosine davvero carine, almeno spero!!! Spero che tutto ciò possa portare nuova linfa al sito e una nuova ondata di consensi.

That's all!

mercoledì 2 maggio 2007

Inviti JOOST


E' possibile ricevere inviti per l'accesso alla piattaforma Joost; tutto ciò semplicemente inserendo la richiesta nel commento a questo post.
Compatibilmente con la possibile mole di richieste cercherò di accontentare tutti.
Si ricorda che per ricevere l'invito bisogna lasciare il proprio indirizzo email, possibilmente secondo questa forma NOME [AT] PROVIDER [DOT] COM prevenendo per quanto sia possibile la raccolta degli indirizzi da parte degli spammers.

lunedì 23 aprile 2007

Che ne sai tu

Mi accorgo che dopo tanto tempo lo spirito del blog per me non é cambiato, ogni volta che ho qualcosa da dire tac e lo scrivo proprio con la stessa verve di quendo tutto cio é nato, e soprattutto mantenendo intatti i motivi di tutto cio.
Vorrei con il post di quest'oggi esprimere tutto il mio disappunto per la gente che se ne strafrega di cio che pensano e provano gli altri; etichettano tutte le sensazioni e le emozioni della gente che gli sta intorno sotto la voce "dimenticatoio", e con questa breve premessa quindi che inizio.
Che ne sai tu dei miei pensieri, li chiami irrazionali solo perché per il tuo magro modo di vivere sono tali.
Che ne sai di come mi posso sentire, ti auguro un giorno di provare le stesse cose non é cattiveria questa é solo un invito ad aprire gli occhi.
Che ne sai di quello che c'é dietro il mio guscio se non lo scopri? Cultrice di Adone apri gli occhi.
Che ne sai se quello che dico é vero?
Che ne sai che il tuo mondo é giusto se lo tieni chiuso al mondo?
Che ne sai che io creda alle tue false ed ipocrite e soprattutto banali scuse? Forse ho anche io un cervello, pensaci.

Per stasera lo sfogotime é concluso, spero che non sia di aiuto solo a me ma che possa in qualche modo aiutare anche tanta altra gente e soprattutto...

sabato 7 aprile 2007

Mille idee Blu

Ormai gli interventi si fanno più che sporadici, diciamo che non scrivo più. Le ragio0ni sono tante mi scoccia elencarle. Mi accorgo però che da quando scrissi l'ultima volta tante cose sono cambiate, il rapporto con il blog é divenuto più adulto, io forse sono cambiato, visto che il Blog é sempre quello. Mi sono accorto che affronto le cose in maniera diversa da qunto io stesso immaginavo. Sono capitate cose che passano negli annali della propria vita, cose che si ricordano come immagini in bianco e nero con una cornice mogano; cose che si tengono custodite gelosamente nella memoria e che vivono con noi, muoiono con noi.
Non so cosa sia successo..."é così e mi tormento" punto.
Le persone mi accorgo però che sono grossomodo uguali a se stesse, cambiano poco e meno che proporzionalmente rispetto a noi, noi fuggiamo e gli altri ci stanno dietro in affanno, ma un po alla volta ci raggiungono anche loro.
Le cose che ho detto mi risuonano ancora nella mente, andavano dette mi dico, inutile tenrsele per se, se non fanno altro che generare mostri che si nutrono del nostro buio; io so solo che erano parole sincere e penso anche che sia riuscito a trasmetterle piuttosto bene; devo dire la verità la voce non mi tremava era lineare e calma, un po come sempre forse perché avevo dalla mia la verità; chi dice la verità é sempre calmo e sicuro, io lo ero. Hanno colpito? bhe forse si, forse no forse...io ero sicuro di cio che dicevo lo avevo scritto negli occhi e si vedeva, caspita ma quanto coraggio é emerso non me lo sarei aspettato mai da te vecchio mio; credevo di conoscerti e invece...
Il discorse é criptico per molti, forse per i più, ma come tante cose andava fatto, sentivo di doverlo fare anche per fermare come una Polaroid i pensieri che sono "volant".
Per il resto , nulla; é tutto vero non mi prendo gioco di nessuno neanche di chi dice di non crederci, é tutto verò te lo assicuro ci potrei mettere anche una firma.

"Scrivere un romanzo o viverne uno non è affatto la stessa cosa, checché se ne possa dire, e tuttavia, non è possibile separare la nostra vita dalle nostre opere." (Marcel Proust)


mercoledì 14 marzo 2007

aforismis

"La vita e' come un'iperbole: vola basso per poi innalzarsi improvvisamente. E volare verso l'infinito...."
ADG

domenica 11 marzo 2007

ARMONIA

Il tuo sguardo.
Un raggio di luce
perfora il buio.
Una dolce armonia
distrutta dal lampo dei tuoi occhi.
Non guardarmi cosi
ti prego
non guardarmi...

sabato 10 marzo 2007

Toc Toc Ufficio rimborsi

Mi vorrei svegliare una mattina e...essere st****o si davvero uno di quelli che fanno soffrire le donne, ne cambiano una alla settimana. Si proprio così. Non so perché mi é balenata questa idea; una delle mistiche risposte é: "Osservando la realtà".
Diffidate dalla gente che dice che il ragazzo st****o non attira alla lunga, é tutto falso attira alla brevve alla media e alla lunga; attira su tutte le distanze sia della maratona che della mezza maratona.
E' come avere una chiave universale che apre tutti gli scrigni, un pass con una scritta VIP grossa quanto una casa rosso vivo; io lo vorrei vorrei essere così, alle ortiche il perbenismo e altre cose che valgono quanto un marco tedesco della recessione post-bellica.
Chi ti dice che cerca l'uomo della sua vita e lo cerca, non bello ma che la sappia capire, rifuggi da codesta ti mente; nessuna cerca un tipo del genere, cercano il bello e str****o; io lo vorrei essere! Per sapere che susciti qualcosa senza aprire bocca e soprattutto senza scarnificarti l'anima per raggiungere il tuo obbiettivo, andare tac e colpire, senza mostrare nulla di te; insomma solo per quello che sei fuori.
Vorrei che qualche mattina bussasse alla mia porta un tizio alato in tenuta da impiegato e dicesse:

"Guardi da lassù ci volevamo scusare con lei, quando é nato ci é stato uno sbaglio lei doveva nascere bello e str****o; la prego di volere accettare le nostre più profonde scuse"

"Ah bene, ed adesso a me chi mi ripaga?"

"Senta la reintegramio del suo stato, e per farci perdonare la forniamo di circa 2000 MILIARDI di €, così ripiglia un po di aria e si toglie qualche sfizio, così tanto per gradire."

"Va bene, dico io, mi sta bene"

Zac, tutto si avvera bello st****o e pieno di soldi, bene bene il massimo. E che nessuno mi contesti il contrario, é così!

Le va di ballare? No guardi sono stato appena riabilitato del mio status ora vorrei solo pariare!


martedì 27 febbraio 2007

La valigia sul letto...

E' la colonna sonoro di questi giorni, la canzone di Julio Iglesias il perché non lo so neanche io, la ascolto la riascolto, e come un dipinto impressionista si fa largo tra le parole un significato sempre diverso. La riascolto ancora una volta, é un amore che st per finire per un uomo che ha tradito solo a metà, per una mezza sbandata insomma.
Mezza o intera che sia, la ascolto ancora e ancora; tanto un uomo tradisce solo per cinque minuti.
Intanto riparte e lei senza dir niente ha trovato il coraggio su due piedi é liquidato...ma se lo lasci non vale.
Dentro quella valigia tutto il nostro passato non ci può stare (lo sta lasciando ormai) riparte ancora una volta ma é troppo alto il prezzo che dovrei allora pagare.
Parte ancora, ma ora basta; ti ha lasciato caro adios!

Le va di ballare? No me gusta

venerdì 23 febbraio 2007

martedì 20 febbraio 2007

domenica 18 febbraio 2007

Osseina Limo de Se




Interrompo l'idilliaco sogno e
Ombra eterea, così mi appari
fulgidamente volteggi nell'aere.

Bianca ella si nomea
e condido era
il drappo che l'avvolgea
eternamente danzante.

Ed io spettatore ignaro
di cotanta bellezza mi perdeo
nel di suo vitreo sguardo
nell'eterno andare.

E così s'abbassa verso di me
il candido angelo, di pasta umana pare,
la tocco e lei mi tocca con un dito
ed ora mi figuro quell'eterno istante.

Mi desto,
pare ancora caldo
di un alito di vita
il mio sogno e tu,
ancora li danzante.

Osseina Limo de Se

La 12esima poesia

Vagando tra sito e sito ho scovato questa poesia, mi ha subito colpito per la sua attuale "veracità" e soprattutto per l'alto linguaggio aulico e per la passione che sprigiona.
Riporto una critica alla stessa fatta dal Prof. Francesco Spirito.

"La poesia si colloca nella vasta pubblicazione del poeta italiano del tardo trecento Osseina Limo de Se meglio conosciuto con l'appellativo di George M. Hill, la sua poesia é pregna di significato nonché densa di rimandi e parole chiave che rendono, al lettore più attento, un'alta forma di assorbimento dell'opera stessa. L'opera in questione fa parte del ciclo denominato dispiacere padano ricco ancor di più di aulici significati.
Passiamo alla lettura analitica della stessa: il poeta nel verso iniziale si catapulta nel mondo dei sogni dove vede una fanciulla volteggiare nell'aere avvolta da un leggero drappeggio candido. Dalla prosa stessa riusciamo ad identificare la fanciulla col nome di Bianca, probabile nobildonna di corte dell'epoca, la qualche con il tocco di un solo dito del poeta assorto, genera in lui immenso senso di benessere. Il sogno viene spezzato dalla realtà che contrariamente a quanto si pensa contiene ancora parte del sogno, se non il sogno stesso."

sabato 17 febbraio 2007

Nazim Hikmet



Anima mia

chiudi gli occhi
piano piano
e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà.

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell'arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.

Nazim Hikmet

venerdì 16 febbraio 2007

Francesco Petrarca


Amor piangeva, et io con lui tal volta,
dal qual miei passi non fur mai lontani,
mirando per gli affetti acerbi e strani
l'anima vostra de' suoi nodi sciolta.

Or ch'al dritto camin l'ha Dio rivolta,
col cor levando al ciel ambe le mani,
ringrazio lui, che giusti preghi umani
benignamente, sua mercede, ascolta.

E se, tornando a l'amorosa vita,
per farvi al bel desio volger le spalle,
trovaste per la via fossati e poggi,

fu per mostrar quanto è spinoso calle,
e quanto alpestra e dura la salita,
onde al vero valor conven ch'uom poggi.


Francesco Petrarca


giovedì 15 febbraio 2007

Carlos Drummond De Andrade


Le parole ormai hanno sublimato il pensiero

Amor, come parola essenziale
dia inizio alla canzone e la sostanzi.
Amor guidi il mio verso e, nel guidarlo,
unisca anima e sesso, membro e vulva.

Chi osa dir di lui che è solo anima?
Chi non sente nel corpo l'anima espandersi
fino a sbocciare in un vivido grido
d'orgasmo, in un istante d'infinito?

Il corpo avvinghiato a un altro corpo,
fuso, dissolto, torna all'origine
degli esseri, che Platone vide completi:
è uno, in due perfetto: due in uno.

Integrazione a letto o già nel cosmo?
Dove ha fine la stanza e giunge agli astri?
Che forza qui nei fianchi ci trasporta
a quell'estrema regione, eterea, eterna?

Al delizioso tocco della clitoride,
tutto, ecco, si trasforma, in un baleno.
In un minuscol punto di quel corpo,
la fonte, il fuoco, il miele si concentrano.

La penetrazione via via squarcia le nubi
e svela soli tanto sfolgoranti
che mai l'umana vista ha sopportato,
ma, trafitto di luce, continua il coito.

E continua e si estende in tale guisa
che, oltre noi, oltre la stessa vita,
come attiva astrazione che si fa carne,
l'idea di godere sta godendo.

E in un patir di gaudio, tra parole,
anzi di meno, suoni, ansimi, ahi,
solo un piacere in noi raggiunge l'apice:
è quando l'amore muore d'amor, divino.

Quante volte moriamo l'uno nell'altro,
nell'umida caverna vaginale,
di quella morte che è dolce più del sonno:
la quiete dei sensi, soddisfatta.

Allora si instaura la pace. Pace di dei,
adagiati sul letto, come statue
vestite di sudore, grate per quanto
ad un dio aggiunge l'amor terreno.

Carlos Drummond De Andrade

mercoledì 14 febbraio 2007

Catullo


Poeta dell'amore, greco!

Carme LXXXV (Odi et amo)


Odio e amo. Perché io lo faccia, forse ti chiedi.
Non so, ma sento che accade, e mi tortura.

Catullo

S.Valentino



Buon S.Valentino a tutte le coppie di innamorati, a chi non lo é ma lo vorrebbe, a chi lo é ma non lo vorrebbe, a quelli che vorrebbero dichiararsi ed a quelli che lo hanno fatto con magra figura, a quelli che ne hanno due e non sanno come farle convivere, bhe insomma proprio a tutti...


martedì 13 febbraio 2007

Non è nel cuore by Eugenio Finardi

La prima volta che ho fatto l'amore
non e' stato un granche' divertente
ero teso ero spaventato
era un momento troppo importante
da troppo tempo l'aspettavo
e ora che era arrivato non era come nelle canzoni mi avevano imbrogliato...

Ma l'amore
non e' nel cuore,
ma e' riconoscersi dall'odore.
E non puo' esistere l'affetto
senza un minimo di rispetto
e siccome non si puo' farne senza
devi avere un po' di pazienza
perche' l'amore e' vivere insieme
l'amore e' si volersi bene
ma l'amore e' fatto di gioia
ma anche di noia.

E dopo un po' mi sono rilassato
e con l'andar del tempo
ho anche imparato
che non serve esser sempre perfetti
che di te amo anche i difetti
che mi piace svegliarmi
la mattina al tuo fianco
che di fare l'amore
con te non mi stanco
che ci vuole anche del tempo
ma lo scopo e' conoscersi dentro.

Ecco questo è per me in sintesi l'amore certo Finardi è molto più bravo di me a esprimere le emozioni, ma l'amore è proprio questo.

Baci a tutti lulu67

VASCO ROSSI - SENZA PAROLE (tnx fiat)

Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
che alla fine non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi ... che tu non ce l'hai.
E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia
e ho cercato di dimenticare di non guardare.
E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
... che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori c'era un gran rumore...
che non ho più pensato a tutte queste cose.
E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.
E va bene così... senza parole... senza parole...


Spiegare un sentimento come l'amore?....eh...sembra un gioco da ragazzi. Se non e' ricambiato qualcuno dice che bisogna aspettare tempo, che bisogna essere razionali (per esempio,non bisogna credere alle bugie che la donna amata ci dice...) Ma e' cosi semplice? In realta' no, perche in amore non esistono regole da seguire. Bisogna solo dar conto alle emozioni.
E va bene cosi....senza parole...

E da stileadg e' tutto, linea alla regia...

Arthur Rimbaud


Il mio peregrino andare mi porta qui ad elogiare le gioie dell'amore. Une word: "Kia"

Andremo, d'inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu.
Sarà dolce. Un nido di baci folli posa
nei cantucci molli.

Tu chiuderai gli occhi, per non vedere dai vetri
smorfiare l'ombre delle sere,
la plebaglia di démoni e di lupi tetri,
mostruosità arcigne e nere.

Poi la tua guancia graffiare si sentirà...
un bacetto, un ragno matto, ti correrà
sul collo...

Intanto tu mi dirai: "Cerca!", chinando a me la testa,
prenderemo tempo a scovare quella bestia
che viaggia così tanto...

Arthur Rimbaud

II TEOREMA

II teorema detto anche dell'osmosi

Enunciato:
Dato un insieme disomogeneo, di numero finito, é possibile affermare che inserito un elemento K avente proprie caratteristiche, tale elemento le perderà, o quanto meno le attenuerà in modo significativo, assumendo comportamenti sincretistici derivanti dall'unione per osmosi dei comportamenti degli N-1 elementi.

Corollario di Rosenbach al secondo teorema

Dato un insieme disomogeneo, di numero finito, é possibile affermare che inserito un elemento K avente proprie caratteristiche, tale elemento le perderà, o quanto meno le attenuerà in modo significativo, assumendo comportamenti sincretistici derivanti dall'unione per osmosi dei comportamenti degli N-1 elementi, generando quella che viene definita, teoria del telefono senza fili.
Contattato il soggetto K con meccanismi radiomobili egli risponderà alle interrogazioni sottopostegli, escludendo, per effento del secondo teorema, la parte cosciente dell'essere rispondendo con frasi degli N-1 soggetti.


Il secondo teorema definisce il filone detto dei comportamenti di gruppo, il complesso é di abbastanza facile comprensione; é opportuno però sottolinearne alcuni aspetti.
Innanzitutto una ragazza inserita in un contesto di amiche finisce per essere sopraffatta dalle stesse assumendone le sfaccettature dei vari caratteri.
Di chiara interpretazione é anche il corollario una volta chiamata la stessa al telefono risponderà ascoltando da un orecchio le nostre frasi e dall'altro le frasi provenienti dalle altre che naturalmente la fomenteranno contro di noi.
Con questa breve spiegazione si apre la porta ad altre due tesi che verrano enunciate nei prossimi capitoli.





lunedì 12 febbraio 2007

Saffo


Rimembro questo nome tra le auliche parole da lei pronunciate, mentre l'alba preparava i suoi albori alla notte che la cullava. Insomma per farla breve Kia mi disse questo nome una sera quando eravamo in macchina tutti insieme, detto fatto! Kia My favourite Socia!!!


Quei parmi in cielo fra gli Dei, se accanto
ti siede, e vede il tuo bel riso, e sente
i dolci detti e l'amoroso canto!

A me repente,
con più tumulto il core urta nel petto:
more la voce, mentre ch'io ti miro,
su la mia lingua nellefauci stretto
geme il sorriso.

Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:
un indistinto tintinnio m'ingombra
gli orecchi, e sogno: mi s'innalza al gaurdo
torbida l'ombra.

E tutta molle d'un sudor di gelo,
e smorta in viso come erba che langue,
tremo e fremo di brividi, ed anelo
tacito, esangue.

Saffo


domenica 11 febbraio 2007

Fernando Pessoa



Si va a ruota libera ormai, sarà la musa, sarà il tempo; mi hanno reciso la vena poetica e muoio ormai dissanguato. Per Chi non lo sapesse la musa é Kia la donna splendida con l'unghia rotta.


Quasi anonima sorridi
e il sole indora i tuoi capelli.
Perché per essere felici
È necessario non saperlo?


Fernando Pessoa


sabato 10 febbraio 2007

Federico Garcia Lorca



Non poteva mancare un altra pietra miliare della poesia, naturalmente per la mia socia particolare nonché segretaria, Kia.


Notte dell'amore insonne

Notte alta, noi due e la luna piena;
io che piangevo, mentre tu ridevi.
Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
attimi e colombe incatenate.

Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
piangevi tu in profonde lontananze.
La mia angoscia era un gruppo di agonie
sopra il tuo cuore debole di sabbia.

L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
le bocche su quel gelido fluire
di un sangue che dilaga senza fine.

Penetrò il sole la veranda chiusa
e il corallo della vita aprì i suoi rami
sopra il mio cuore nel sudario avvolto.

Federico Garcia Lorca