giovedì 29 settembre 2011

Radici

Chi perrde la memoria delle proprie radici è destinato a morire; ma non fisicamente s'intende, morire dentro. Chi dimentica da dove è venuto finsce per essere scontroso ed altezzoso con chi semplicemente è quello che lui è stato. Nella sostanza è come se un un albero iniziasse a rinnegare le proprie radici, certo questo lo renderebbe assolutamente più libero, ma per quanto?! Dopo un po' inizierebbe ad inaridire per poi morire miseramente. Ricordare le proprie origini ci rende umili e soprattutto consapevoli di quanta strada abbiamo fatto, quanta ne abbiamo ancora avanti ma soprattutto ci rende coscienti di quanto la situazione possa cambiare in un attimo; una tempesta una grandinata un torrente in piena, possono stravolgere lo status quo e perchè no metterci addirittura dietro il nostro punto di partenza. Diventare esseri aridi distaccati assorbiti da se stessi, impenetrabili. Meglio è invece guardare attraverso gli occhi del proprio interlocutore e cercare di riconoscere se stessi, come si era, perchè ciò che egli ci sta inconsapevolmente fornendo, è l'occasione per diventare migliori.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ma se la linfa che abbiamo assorbito dalle nostre radici fosse malsana? Meglio aridi o radioattivi?

Mago Di Oz ha detto...

Le proprie radici sono le proprie radici, qualsiasi identità abbiano, malsane o meno, non si possono tagliare o peggio disconoscere perchè fanno parte di noi. Rinnegarle ci porterebbe solamente a non riconoscere una parte di noi stessi, è questo è qualcosa di allucinante. Bisogna diffidare dalle persone che si rinnegano, perchè sono quelle che a lavoro vessano chi è sotto di loro perché hanno dimenticato le proprie radici di persona "vessata", sono quelli che diventati "qualcuno con i soldi" dimenticano i propri natali difficili e così via discorrendo. Tirando le somme?! Chi dimentica le proprie radici finisce per andare poco lontano, ma molto poco.