domenica 18 febbraio 2007

La 12esima poesia

Vagando tra sito e sito ho scovato questa poesia, mi ha subito colpito per la sua attuale "veracità" e soprattutto per l'alto linguaggio aulico e per la passione che sprigiona.
Riporto una critica alla stessa fatta dal Prof. Francesco Spirito.

"La poesia si colloca nella vasta pubblicazione del poeta italiano del tardo trecento Osseina Limo de Se meglio conosciuto con l'appellativo di George M. Hill, la sua poesia é pregna di significato nonché densa di rimandi e parole chiave che rendono, al lettore più attento, un'alta forma di assorbimento dell'opera stessa. L'opera in questione fa parte del ciclo denominato dispiacere padano ricco ancor di più di aulici significati.
Passiamo alla lettura analitica della stessa: il poeta nel verso iniziale si catapulta nel mondo dei sogni dove vede una fanciulla volteggiare nell'aere avvolta da un leggero drappeggio candido. Dalla prosa stessa riusciamo ad identificare la fanciulla col nome di Bianca, probabile nobildonna di corte dell'epoca, la qualche con il tocco di un solo dito del poeta assorto, genera in lui immenso senso di benessere. Il sogno viene spezzato dalla realtà che contrariamente a quanto si pensa contiene ancora parte del sogno, se non il sogno stesso."

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