sabato 7 aprile 2007

Mille idee Blu

Ormai gli interventi si fanno più che sporadici, diciamo che non scrivo più. Le ragio0ni sono tante mi scoccia elencarle. Mi accorgo però che da quando scrissi l'ultima volta tante cose sono cambiate, il rapporto con il blog é divenuto più adulto, io forse sono cambiato, visto che il Blog é sempre quello. Mi sono accorto che affronto le cose in maniera diversa da qunto io stesso immaginavo. Sono capitate cose che passano negli annali della propria vita, cose che si ricordano come immagini in bianco e nero con una cornice mogano; cose che si tengono custodite gelosamente nella memoria e che vivono con noi, muoiono con noi.
Non so cosa sia successo..."é così e mi tormento" punto.
Le persone mi accorgo però che sono grossomodo uguali a se stesse, cambiano poco e meno che proporzionalmente rispetto a noi, noi fuggiamo e gli altri ci stanno dietro in affanno, ma un po alla volta ci raggiungono anche loro.
Le cose che ho detto mi risuonano ancora nella mente, andavano dette mi dico, inutile tenrsele per se, se non fanno altro che generare mostri che si nutrono del nostro buio; io so solo che erano parole sincere e penso anche che sia riuscito a trasmetterle piuttosto bene; devo dire la verità la voce non mi tremava era lineare e calma, un po come sempre forse perché avevo dalla mia la verità; chi dice la verità é sempre calmo e sicuro, io lo ero. Hanno colpito? bhe forse si, forse no forse...io ero sicuro di cio che dicevo lo avevo scritto negli occhi e si vedeva, caspita ma quanto coraggio é emerso non me lo sarei aspettato mai da te vecchio mio; credevo di conoscerti e invece...
Il discorse é criptico per molti, forse per i più, ma come tante cose andava fatto, sentivo di doverlo fare anche per fermare come una Polaroid i pensieri che sono "volant".
Per il resto , nulla; é tutto vero non mi prendo gioco di nessuno neanche di chi dice di non crederci, é tutto verò te lo assicuro ci potrei mettere anche una firma.

"Scrivere un romanzo o viverne uno non è affatto la stessa cosa, checché se ne possa dire, e tuttavia, non è possibile separare la nostra vita dalle nostre opere." (Marcel Proust)


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