giovedì 26 agosto 2010

Vita di San Buca, protettore dei tossici e degli alcolizzati. Patrono di Scampia

Nacque nel 1000 a. S. (avanti Squallor) da famiglia povera. Cominciò a bucarsi all'età di 5 anni, e all'età di 7 cominciò a commettere i primi reati per procurarsi i soldi per l'eroina, tipo rapinare la bancarella dei sciusciù, il gelataio, gli animatori per i bambini durante le comunioni, la maestra, i compagni di classe, etc. Ma una notte, in seguito a una crisi mistica, seguita da un'estasi divina, seguita da una diarrea perforante, mentre era ancora sul cesso a patire, a gemere e a tuonare... gli apparve Gesù vestito con una tonaca fatta di carta igienica che lo ammonì facendo librare nell'aere uno scopettino che schizzava acqua santa e gli consigliò di pentirsi e cambiare vita. Commosso da questa visione, perché, in fondo, era buono, giurò di non rapinare più, ma di procurarsi da solo la droga. Si specializzò, infatti, in raffinazione di stupefacenti e agraria estatica, regalando a tutti i tossici la droga. Ed applicò le sue conoscenze anche alla preparazione di infusi e distillati, fondando il famoso liquore che porta il suo nome: "Bevi San Buca Molinari, che se guidi son cazzi amari!"

Martirio.
Fu impalato ma, visto che provava piacere, fu perforato da decine di siringhe infette lanciate con l'arco da spacciatori della mafia che mal tolleravano la sua concorrenza spietata. Vangeli apocrifi vogliono che al suo assassinio avessero partecipato anche poliziotti desiderosi di torturare e ammazzare un giovane spacciatore esordiente.

Iconografia.
E' raffigurato con una siringa in mano e una bottiglia di San Buca Molinari dietro.

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