E tu dov' eri?

E tu dov'eri mentre io mi rivoltavo in me stesso,
cercando di trovare uno sporaglio di luce,
fumando il fumo del mio io,
come una pipa il cui fuoco si sta estinguendo, ormai smorto.

Congrats!

Guardando la bacheca di un'amica ho visto che aveva messo come foto del diario la pergamena di laurea (triennale), fin qui che c'è di strano?! Ma passiamo oltre, la madre alla sua festa di laurea continuava ad elogiare la sua figlia dottoressa, sbandierandolo ai quattro venti! Piccolo piccolissimo particolare, la dottoressa in questione ha 26 anni, ci ha messo ben 6 anni per la triennale con un voto davvero molto basso e per giunta in una facoltà che la facoltà dei puffi è più prestigiosa.

Detto ciò, voglio precisare un paio di cose a scanso di equivoci e fraintendimenti dettati da facili conclusioni del tipo, sei un classissta, un'altro che si crede chissà chi. Io sono il primo della famiglia a laurearmi, i miei nonni facevano lavoro di artigianato, grandi artigiani, artisti. Quindi. 

Alla fine non lo vogliono proprio capire che un pezzo di carta non fa un uomo, ma soprattutto l'atteggiarsi non ti fa migliore. Ma soprattutto che laurea ti sei presa, azz ed io che dovevo fare?! Salto carpiato rivoltato raggruppato e mezzo quando mi sono laureato?! Facoltà prestigiosa, Laurea prestigiosa (no degli alberi, come direbbe mi anonna), voto alto (cum laude per intenderci) in tempi regolarissimi che la campana di mezzodì è in ritardo.

Tirando le somme, se proprio se uno si deve atteggiare, sono io (con buona dose di umiltà per una volta nella mia vita).